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02/12/24 ore

Tribune politiche: ricorso di cittadini e Radicali alla Corte europea dei diritti dell’uomo



 

Nonostante la legge le preveda come obbligatorie anche nel periodo non elettorale, la RAI non trasmette le tribune politiche dal febbraio 2008.

 

L’iniziativa giudiziaria si compone di due ricorsi distinti.

 

Un ricorso è stato avanzato da gruppo di cittadini, che contestano di non aver potuto fruire di un confronto tra forze politiche per formarsi un opinione su diversi temi espulsi dall’agenda tv.

 

Tra i firmatari del ricorso il prof Mario Morcellini (preside di Scienze delle comunicazioni-La Sapienza), il prof Fulco Lanchester (preside di Scienze politiche-La Sapienza), il prof Romano Scozzafava (ordinario di calcolo delle probabilità), il prof Vittorio Ceradini (ordinario di restauro architettonico), la responsabile della CGIL-Nuovi diritti Maria Gigliola Toniollo, Gaoussou Ouattarà (presidente del Movimento degli africani), il dott. Mario Riccio (anestesista del caso Welby) e poi pensionati, artisti, giovani informatici, disoccupati. Ciascuno dei firmatari, a suo modo, rappresenta i vari temi su cui non è stato possibile far confrontare le diverse forze politiche.

 

Un secondo ricorso è stato fatto dall’Associazione Lista Pannella e da Radicali italiani come soggetti politici danneggiati per non aver avuto la possibilità di comunicare attraverso le tribune politiche.

 

Con i ricorsi si chiede alla Corte europea di Strasburgo :

 

a) di condannare l’Italia per violazione diritti umani;

b) di ordinare all’Italia di rendere gli atti della Commissione di vigilanza impugnabili e/o trasferire competenze ad Agcom;

c) di ordinare una riparazione in favore degli italiani, che imponga alla Rai anche un approfondimento rispetto alle ragioni che hanno portato a questa violazione.

 

“Andare al voto senza aver in alcun modo riparato ad un vuoto che dura da cinque anni significa correre verso il precipizio dell’antidemocrazia” ha sottolineato il segretario di Radicali italiani, Mario Staderini, nella conferenza stampa di presentazione dei ricorsi tenutasi alla Camera dei deputati. “ Il rinnovo del Parlamento, in pratica, avverrà dopo che per un’intera legislatura è stato negato ai cittadini lo strumento scelto dall’ordinamento per consentire attraverso l’equal time il giudizio sull’operato delle forze politiche. Un fatto senza precedenti a livello internazionale, dove il diritto di tribuna è considerato un requisito minimo delle democrazie moderne.

 

Intervenuto nella conferenza stampa, il professor Mario Morcellini ha affermato “Per una larga fascia della popolazione la televisione è risolutrice di situazioni di incertezza, come quelle che si determinano a ridosso delle elezioni e in particolare nell’attuale situazione in cui a meno di 60 giorni dal voto non è ancora chiaro quali forze politiche ci ritroveremo sulla scheda elettorale. L’Italia è l’unico Paese al mondo a fare dei passi indietro rispetto alle conquiste ottenute in precedenza, come degli spazi di confronto diretto e paritario come le tribune politiche. Sono proprio quelli gli spazi che servono maggiormente ad aiutare l’elettore più debole. In questi anni, invece, sono stati imposti i talk show, con i loro eccessi di potere e il casting di protagonisti che altrimenti non avrebbero avuto chance”.

 

Il deputato radicale Marco Beltrandi ha ripercorso tutti gli episodi che non lasciano spazio a dubbi circa la volontà della Commissione parlamentare di vigilanza e della Rai di sabotare le Tribune politiche, mentre il professor Scozzafava ha tenuto a sottolineare il carattere ascientifico di molti dei sondaggi politici e il ruolo di amplificatore della capacità di influire dei talk show nella formazione delle opinioni.

 

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Conferenza stampa "Elezioni 2013: i ricorsi internazionali contro la negazione dei diritti umani, civili e politici, parte di uno Stato fuori legge" (da radioradicale.it)

 


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