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28/11/24 ore

CRONACA

Lino Jannuzzi, per ricordare

Di Lino Jannuzzi, scomparso il 7 agosto 2024, si può ben dire che non faceva il giornalista; lui era giornalista. Nel senso che la sua attività di inchiesta e cronaca rappresentava piuttosto una condizione, che non un mestiere: una condizione vissuta con tratti di genialità. Ad essere geniali si attraggono inevitabilmente invidie e risentimenti, che Lino Jannuzzi da maestro sapeva reinviare al mittente nel modo beffardo che lo contraddistingueva. Ne rimane traccia nei profili su di lui che occupano oggi la “rete” del web, dove si esercitano i livori di mediocri estensori dediti a elencare i procedimenti giudiziari contro di lui.  A costoro poco importa che, per lo più, quelle condanne siano la palese dimostrazione dell’impunità e dell’arbitrio goduti dai querelanti (magistrati e non), allo scopo di punire chi aveva osato denunciare con coraggio anomalie e abusi nell’esercizio di una funzione così fondamentale come la giustizia…

Satnam Singh: il caporalato che uccide da anni. La manifestazione a Latina

Il 22 giugno Piazza della Libertà a Latina ha ospitato la manifestazione indetta dalla Cgil per condannare il fenomeno del caporalato nell’agro pontino. La miccia che ha innescato quest’ondata di sdegno è stato il tragico incidente accorso ad un bracciante indiano di 31 anni Satnam Singh, lunedì scorso mentre lavorava in una azienda agricola di Borgo Santa Maria, frazione della città e la successiva morte a causa delle ferite due giorni dopo… di Livio Rotondo

É morto Vincenzo Siniscalchi, tra i più grandi penalisti italiani. Il ricordo del suo allievo avv. Fabio Viglione

L’avvocato Siniscalchi è stato il mio maestro. È stato “l’Avvocato”. Se amo la professione lo devo a lui, ai suoi insegnamenti alla fortuna che ho avuto di potergli stare accanto per tanti anni, fin dal periodo della formazione. Tutto ciò che ho appreso lo devo a lui, alla sua straordinaria capacità di trasmettere valori senza mai salire in cattedra... di Fabio Viglione 

É morto il sociologo e accademico Domenico De Masi

Sabato 9 settembre Domenico De Masi, professore emerito di "Sociologia del lavoro", presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" di Roma, è scomparso. Già preside della facoltà di Scienze della comunicazione, è stato un appassionato studioso il cui interesse spaziava su molto campi, anche se la sua principale attenzione era dedicata alla sociologia del lavoro e alle dinamiche che definiscono i criteri delle organizzazioni, dello sviluppo e di conseguenza del sottosviluppo, ai modelli che studiano i sistemi urbani. Ma le sue curiosità spaziavano anche nelle dinamiche del tempo libero - si pensi a “l’ozio creativo” che definiva “unione di lavoro con cui produciamo ricchezza, di studio con cui produciamo sapere e di gioco con cui produciamo allegria”.

 

- Chi nega la felicità. Conversazione di Domenico De Masi con Giuseppe Rippa (Quaderni Radicali TV)

È morta Mary Quant. L’imprenditrice e stilista rivoluzionaria aveva 93 anni

A 93 anni Barbara Mary Quant, si è spenta serenamente, come annunciato dalla famiglia, nella sua abitazione nella contea di Surrey, in Inghilterra, la mattina del 13 aprile. Fu definita dallo scrittore Bernard Levin “l’alta sacerdotessa della moda degli anni Sessanta”. Imprenditrice, stilista, inventrice e simbolo di un’epoca, Mary Quant è conosciuta soprattutto per essere la mamma della minigonna: l’impatto di quest’invenzione, nel mondo della moda, fu paragonato a quello che ebbero i Beatles per la musica pop… di Giulia Anzani

Mare di Furore. Per ricordare Raffaele Ferraioli

Furore è un luogo metafisico, appartiene alla Costiera come la Costiera appartiene a Furore, sembra venir fuori da uno specchio, dalla notte che il giorno nasconde. Lo stesso rapporto del falco e la preda, che è il mare. Vi tornavo spesso, per incontrare un amico, Raffaele Ferraioli, sindaco da molti anni, tanti che la gente si scordava di quel titolo e lo chiamava "sindaco" come fosse il suo nome. Ora ch'è morto mi sembra che il paese si sia come allontanato, spostato da un misterioso vento. Raffaele lo chiamava "il paese che non c’è”… di Rino Mele (da ‘Cronache Salerno’)