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28/11/24 ore

LIBRI

Melodie ossessive, di Antonio Montinaro

Il filo conduttore è senz’altro la musica, ma dalle pagine di “Melodie ossessive” pubblicato dalla Zecchini Editore, traspare anche tanta umanità. L’autore, Antonio Montinaro, è un neurochirurgo affermato ormai in pensione che abbiamo già avuto modo di conoscere all’incirca due anni fa quando uscì “Musica e cervello”… di Elena Lattes

Una lettera per Sara di Maurizio De Giovanni. Il terzo romanzo della serie

Una lettera per Sara, di Maurizio De Giovanni, è stato pubblicato solo il 19 maggio per volere dello stesso autore, intenzionato a dar risalto alla riapertura delle librerie dopo il lockdown per Coronavirus, librerie che senz’altro vanno preservate e difese dal boom di acquisti on line. Il bravo giallista napoletano, in effetti, è noto non solo per i suoi romanzi, ma anche per il suo serio e costante impegno civile… di Giovanna D’Arbitrio

Ritratti d’archivio, di Luciana Laudi

Da una ricerca effettuata nel Centro di Documentazione Contemporanea di Milano, Luciana Laudi ha trovato diversi documenti che ha prima catalogato e sui quali poi ci ha scritto un libro: “Ritratti d’archivio”, pubblicato dalle Edizioni Il Prato. È un lavoro dedicato a dodici persone che hanno vissuto la seconda Guerra Mondiale che in gran parte non sono molto conosciute, ma che si sono distinte per qualcosa. La scelta del numero non è casuale: l’autrice ha voluto raccontare di dodici personaggi quante sono le tribù di Israele. Come se ognuno di loro assurgesse a simbolo di una delle tante sfaccettature, anche contraddittorie, del variegato mondo italiano (ebraico, ma non solo) in quell’epoca. di Elena Lattes

Ebraico, di Sarah Kaminski e Maria Teresa Milano

Sebbene in realtà, fosse sempre stato usato come lingua franca, anche nei duemila anni di diaspora, da centinaia di migliaia di viaggiatori, commercianti, intellettuali e profughi che, attingendo ai testi sacri e liturgici, riuscivano a comunicare in tutta l’Europa, il Nord Africa e il Medio Oriente, l’ebraico era comunemente considerato una lingua morta, come il latino o come altri suoi omologhi dell’antichità… di Elena Lattes

Il mito e il sacro in Richard Wagner di Pietro Tessarin

Nell’antichità, soprattutto in Europa, molte popolazioni si affidavano ad alcuni miti per raccontare la loro genesi e in questi, un elemento quasi sempre ricorrente, era quello del sacrificio di una vittima innocente. L’antropologo francese René Girard ha affrontato ampiamente questo tema e, partendo dalle sue teorie, sia quella sul rapporto tra l’uomo, il suo desiderio e l’apprendimento che gli consente di sopravvivere, sia quella che analizza appunto i miti, con particolare riferimento alla cultura greco-romana e germanica, Pietro Tessarin, musicologo e impiegato all’Ufficio Stampa del Teatro La Fenice, affronta questo tema ne “Il mito e il sacro in Richard Wagner” pubblicato dalla Zecchini Editore… di Elen Lattes

La notte di Auschwitz, di Jo Koopman

Nel settembre del 1944 i genitori del trentottenne Jo Koopman sono già stati deportati e uccisi ad Auschwitz da due anni, sua moglie, Cristiana, e i suoi cinque figli sono al “sicuro” sotto falsa identità in una cittadina nella provincia di Utrecht... di Elena Lattes