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30/11/24 ore

Hollande e le donne, per i francesi sono fatti suoi


  • Florence Ursino

Si sarebbe dovuto parlare del nuovo 'patto di responsabilità', ma molto probabilmente a surriscaldare la tradizionale conferenza stampa semestrale prevista nella grande sala delle feste dell'Eliseo, domani, saranno le responsabilità 'altre' che Francois Hollande dovrà assumersi nel chiarire l'infuocata vicenda che lo vede protagonista dell' ultimo sexygate in salsa francese.

 

Un passo falso, quello del capo di Stato d'Oltralpe, che - oltre ad aver provocato il presunto ricovero dell'oramai ex premiere dame, Valerie Trierweiler, per uan crisi nervosa – ha alzato il pesante sipario sulle impenetrabili quinte della politica francese.

 

A quanto pare, infatti, secondo il sito Mediapart, gli incontri amorosi tra il presidente Hollande e l'attrice Julie Gayet avvenivano in un appartamento al quarto piano della rue du Cirque – secondo il settimanale conservatore 'Valeurs Actuelles' in passato usato anche da Jacques Chirac per le sue 'scappatelle' - di cui risulterebbe affittuario Michel Ferracci, un corso accusato di fare parte della criminalità organizzata.

 

Ferracci, compagno dell'attrice Emilie Dequenne, ha subìto una condanna durante l'inchiesta sul cosiddetto 'circolo Wagram', una bisca di lusso vicino ai Campi Elisi dedita al riciclaggio del denaro sporco delle gang appartenenti alla criminalità corsa.

 

Il dramma privato – fatto di sesso, bugie e tradimenti – diventa quindi affair di Stato e l'affidabilità, già seriamente compromessa, di Hollande potrebbe toccare i minimi storici, sebbene gran parte dei francesi, stampa in primis, abbiano di primo acchitto tutelato il loro presidente invocando la santa privacy.

 

Il capo di Stato, infatti, nell'immediato ha reagito al fragore dello scandalo tirando in ballo il rispetto della sua vita privata e, secondo quanto trapela da un sondaggio diffuso dall'Eliseo stesso subito dopo la pubblicazione delle foto del tradimento, l'84% degli intervistati sarebbe d'accordo con lui.

 

E così i maggiori quotidiani francesi, da Le Monde e Le Figaro a Liberation, che sulle prime pagine ai pruriginosi dossier sulle corna del presidente hanno preferito questioni più rilevanti di politica interna. Stessa scelta effettuata dalle reti televisive: su France24, ad esempio, è andata in onda una serie di interviste raccolte per le strade delle città francesi, in cui è palesata l'indifferenza dei francesi allo scandalo presidenziale rispetto alla più seria preoccupazioni per le sorti di un Paese sull'orlo del baratro.

 

In Italia, invece, il sexygate d'oltralpe continua a far gola, vuoi per il perverso fascino che esercitano le storie tra uomini di potere e fascinose donne rovinafamiglie, vuoi per una sorta di rivincita sugli sfottò subìti negli anni per la non proprio encomiabile condotta amorosa del nostro Cavaliere. In fin dei conti, l'erba del vicino è sempre la più verde.

 

 


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