Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

29/11/24 ore

DIRITTI E LIBERTA'

La sfida della Trasparenza e la Democrazia 3.0

"Se la Democrazia 2.0 rappresenta una fantomatica forma di democrazia elettronica diretta (sulla quale molti sono i dubbi che affiorano), "una nuova Democrazia 3.0, una democrazia collaborativa, fondata sulla classica democrazia rappresentativa ma aperta all’intelligenza collettiva dei cittadini, può aiutare "lo Stato a riconoscere problemi e bisogni e soprattutto a trovare soluzioni".... di Alberto Bitonti

Rohingya, una crisi umanitaria di lungo periodo

“Si tratta di una crisi senza precedenti, che ha bisogno di una risposta immediata e di lungo periodo da parte della comunità internazionale. Un numero maggiore di paesi, compresi quelli della regione, deve giocare un ruolo molto più rilevante e condividere le responsabilità. Il Bangladesh è un paese povero, ha mostrato grande generosità, ma non più essere lasciato da solo a gestire questa situazione".

Biotestamento, le mosse mancate contro lo stallo al Senato

Dopo i senatori a vita anche i sindaci si appellano al Senato per il passaggio immediato in aula del provvedimento sul Biotestamento. In proposito, l'Associazione Luca Coscioni sta raccogliendo in questi giorni le firme dei primi cittadini italiani, mentre denuncia la fase di stallo che è stretta parente dell'affossamento definitivo.

L'Iran condanna a morte un ricercatore "italiano"

Lavorava a Novara, al Centro di ricerca sulla medicina dei disastri dell’Università del Piemonte Orientale. Fu arrestato nell'aprile 2016, mentre si trovava in Iran per un convegno medico. Da allora Ahmadreza Djalali, 46 anni era detenuto a Teheran con l'accusa di spionaggio.

Mugabe, il senso del pudore dell'OMS

Quella di Mugabe ambasciatore di buona volontà dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per le malattie croniche non trasmissibili e cardiache rientrava tra le nomine degne di ONU, che già ci aveva abituato a scelte bizzarre, tipo quella della presidenza del Consiglio per i diritti umani al rappresentante dell'Arabia Saudita. Questa volta, però, il senso del pudore ha prevalso.