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28/11/24 ore

Pena di morte. In pochi giorni 13 giustiziati in Iran



L’11 settembre un uomo è stato impiccato in pubblico nella capitale Teheran. Lo riporta l’agenzia ufficiale Fars, che identifica il giustiziato come Sadegh Moradi, 27 anni, noto sui media come “Scorpione nero”.

 

Era stato riconosciuto colpevole dello stupro di quattro donne e di aver sequestrato e derubato altre 14 donne, precisa l’agenzia.


Moradi in precedenza era stato prosciolto dalle accuse di stupro e condannato a 10 anni di carcere, tuttavia a seguito di proteste il suo caso fu inviato alla Corte Suprema, che ripristinò la condanna a morte.


L’impiccagione ha avuto luogo alle 6.06 di mattina in piazza SabalanPrima dell’esecuzione, il fratello di Sadegh Moradi ha detto ai giornalisti che la sua famiglia nell’ultimo mese non è riuscita ad incontrare Sadegh. In attesa dalle 2:00 di stamattina davanti al carcere di Evin, ai familiari non è stato permesso un ultimo incontro con il giovane.


Le sue ultime parole prima di essere impiccato sono state: “Sono innocente”.


Il 10 settembre un uomo è stato impiccato in pubblico nella città di Shahroud, nell’Iran settentrionale, dopo essere stato riconosciuto colpevole di stupro e sodomia.La notizia è stata resa nota dal sito della  magistratura provinciale di Semnan, che identifica l’impiccato come "H. A", di 35 anni.
L’8 settembre 11 prigionieri sono stati impiccati a Teheran, nel carcere di Evin.


La notizia è stata diffusa dal gruppo “Human rights and Democracy activists in Iran (HRDAI)”, secondo cui le impiccagioni sono state effettuate la mattina presto.


Non sono noti i reati per i quali gli 11 prigionieri erano stati condannati a morte.


Tra gli impiccati di oggi figura un cittadino afghano, identificato come Mohammad Dahmardeh, 37 anni.
Le 11 esecuzioni sono state confermate anche da un’altra fonte non ufficiale, mentre non sono ancora state riportate da fonti ufficiali della Repubblica Islamica. (fonte Nessuno tocchi Caino)


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