Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

30/11/24 ore

Salvamamme: Valigia di Salvataggio



"Valigia di Salvataggio" il progetto elaborato da Salvamamme per sostenere una concreta via di uscita per le tante donne, speso mamme, fuggite dalla loro casa perché vittime di persecuzioni e aggressioni (anche mortali), da parte di uomini che dicevano di amarle, è stato presentato stamane nella sala Tirreno della Regione Lazio. Il progetto consiste nell’offerta di una valigia di effetti personali, donati da prestigiosi marchi aderenti all’iniziativa, e che potranno essere consegnati a case rifugio, studi legati, sedi della Polizia di Stato e dei Carabinieri o consegnati direttamente alle interessate che ne facciano richiesta.

 

L’iniziativa è nata dall’amara, frequente constatazione del rischio gravissimo che corrono le donne "in fuga", che hanno dovuto lasciare precipitosamente la loro casa, di nascosto, approfittando di una distrazione o della momentanea assenza del partner, marito, amante, convivente… senza avere il tempo e la possibilità di prendere con sé sia pur lo stretto indispensabile o sia pure qualche soldo e che sono perciò tentate dalla possibilità, e non di rado sollecitate da vaghe promesse,  di un sia pur brevissimo ritorno nella propria abitazione, dove quasi immancabilmente le attende il peggio.

 

I lavori sono stati aperti con  la priezione diel video "Non tornare indietro!!!" , realizzato da Ma.MA. Management  a cura di Riot, e dal racconto dell’esperienza personale di una vittima di maltrattamenti e aggressioni  gravi effettuato da Isabella Di Chio, giornalista.: una storia esemplare che descrive da sola un percorso violento fino alle conseguenze più gravi, costellato di episodi di ributtante cinismo.

 

Numerosissimi i saluti e gli interventi di istituzioni, del mondo delle imprese, delle associazioni con finalità sociali  e di volontariato (per la Regione Lazio il consigliere Marta Bonafoni, che si è anche soffermata sulla recentissima legge regionale che stanzia un milione di euro per interventi a sostegno della con dizione della donna; per la Commissione elette di Roma Capitale la Presidente Daniela Tiburzi che ha sottolineato lo sforzo organizzativo per creare una rete di attenzioni e interventi a tutela della donna nei cento risvolti dei carichi e dei rischi che gravano sull’esistenza femminile; per AltaRoma il Direttore generale Adriano Franchi portatore di un messaggio di attensione e di un’offerta di collaboraione; per l’Osservatorio bullismo e doping il Dir.Gen. Luca Massaccesi, per l’Associazione Italiana Cultura e sport il Presidente provinciale Monica Zibellini  e poi Luigi Bruno, lo stilista  donatore delle prime valigie….

 

Di particolare rilievo i successivi interventi dell’Assessore Regionale Oscar Tortosa (valore paradigmatico  e formativo del volontariato sociale in particolare per il mondo della scuola) del Direttore Generale dell’ASL S.Camillo – Forlanini, prof. Aldo Morrone (che ha visitato i campi profughi i Siria e Libano, dove spesso le donne sono ospiti di altre donne nelle loro case per sfuggire alle gravi insidie nei campi, e in Etiopia dove al confine con l’Eritrea sono accampati in condizioni inenarrabili quindicimila profughi che non hanno i mezzi per raggiungere il Mediterraneo, e ha sottolineato la necessità del riconoscimento della cittadinanza che rappresenta una difesa e un sostegno per le straniere in difficoltà ), dell’avv.to Patrizia Schiarizza (che ha insistito sull’esigenza della prevenzione a partire dai livelli istituzionali dove manca ancora una esatta percezione del fenomeno e soprattutto dell’attenzione al percorso che muove da manifestazioni via via sempre più gravi; della Dirigente della Polizia Stradale di Roma Cinzia Ricciardi che ha illustrato i variegati aspetti della fenomenologia dei maltrattamenti e dell’ interessamento della  della Polizia stradale per la parità di genere; di Maria Grazia Passeri, presidente di Salvamamme,  che ha sintetizzato aulla natura di "valigia" gli ormai tanti anni di intervento di accoglienza e di sentito abbraccio dell’Associazione verso il mondo delle maternità difficili offrmndosi poi sulla natura di rete con le associazioni che ad eriscono al progettto della gestione della "valigia di salvataggio".

 

Tra il folto pubblico presente nella sala "Tirreno" oltre cento mamme e bimbi tra le migliaia che gravitano sull’Associazione per tante loro esigenze primarie e i cinquanta e più studenti delle prof. Clementina Gallo e Marta Cassini dell’Istituto paritario Afred Bernhard Nobel, presieduto dal prof. Daniele Vignali.

 

Da sottolineare infine la convergenza di tutti gli intervenuti su alcuni concetti fondamentali: la posizione di debolezza della donna e il carico di oneri gravante sulle sue spalle, con l’aggravante per le straniere di una condizione di perenne incertezza e paura anche nei confronti delle istituzioni; la necessità di creare reti si intervento variegate; la fondamentale importanza di sensibilizzare la scuola  di innovare e aggiornare la cultura complessiva sul fenomeno della violenza sulle donne e sull’approccio con il quale affrontarlo anche al livello istituzionale, in particolare per iol personale a contatto diretto con le realtà più esposte.

 

La manifestazione si è conclusa con la consegna – guidata da Tiziana Sirna, la doppiatrice cinematografica tanto nota al nostro pubblico - delle prime dodici valige ad associazioni di Salvamamme  e della rete di associate al progetto con sede nella città di Roma e del territorio regionale; e Tiziana ha appassionatamente riassunto il senso della mattinata nel ricordo, appassionato e doloroso, di alcuni episodi per avvalorare la necessità di una rete coesa di interventi operativi in cui convergano associazioni, istituzioni e volontariato, anche al fine di far maturare una percezione e una coscienza collettiva sulla tematica di genere ampiamente discussa nel corso della mattinata.

 

Sono state due o tre ore vive e partecipate, come sempre con Salvamamme, con problemi veri e attenzione vivace, un incontro collettivo in cui la città con i suoi caratteri e le sue diverse provenienze si ritrova per fare qualche cosa. (S.P.)

 

Violenza contro le donne, da Salvamamme una 'valigia per non tornare indietro

 

 


Aggiungi commento