Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

12/12/24 ore

Turno di notte di Giovanna Zucca. Letture sotto l’ombrellone



Candidato al Premio Pavoncella 2017 per la narrativa, il romanzo di Giovanna Zucca, “Turno di Notte” (Ed. Fazi), anche se non ha ricevuto alcun premio, è un libro gradevole che si può leggere in relax sotto l’ombrellone.

 

La casa editrice così presenta il libro: “Per questa nuova indagine, tornano il commissario Loperfido e la giovane assistente Luana Esposito già protagonisti di Assassinio all’Ikea.

 

La coppia, sempre sul punto di scoppiare per il travagliato legame sentimentale che li unisce e per le consuete divergenze di natura investigativa al lavoro, deve scoprire cos’è successo a un’infermiera misteriosamente scomparsa al termine del suo turno pomeridiano al Policlinico Fatebenesorelle di Padova.

 

Stefania Cantalamessa non è tornata a casa per via di una storia d’amore clandestina o qualcuno ha deciso di farla sparire per coprire azioni illecite praticate all’interno dell’ospedale?

 

I piccoli e grandi segreti della provincia italiana sono al centro del romanzo di Giovanna Zucca che stavolta concentra la sua attenzione su quanto accade dietro le quinte e nei corridoi di un prestigioso nosocomio, dove sogni di carriera di medici senza scrupoli si intrecciano alla malizia di giovani infermiere e loro colleghe in età, sempre a caccia di avventure “.

 

Un romanzo coinvolgente, anche se ci sembra che le capacità dell’autrice vadano al di là degli schemi stereotipati del giallo, un genere che in questo momento sembra godere del favore del pubblico sia in letteratura che in serie televisive di successo

 

I personaggi sono ben delineati e lo stile è essenziale e realistico: il caso viene risolto senza inutili e noiose lungaggini. Non mancano volgarità, compensate da pagine “elevate” (ad esempio pag 127-28).

 

Dai cenni biografici sull’autrice apprendiamo cheGiovanna Zucca vive a Treviso e lavora in ospedale. Nel 2011 ha esordito con Mani calde, vincendo il Premio Rhegium Julii Opera Prima 2012. Il suo secondo romanzo, Una carrozza per Winchester, ispirato alla vita di Jane Austen, ha ricevuto una menzione d’onore al Premio Merck Serono 2014. Laureata in filosofia, collabora attivamente con il Centro di studi sull’etica dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.

 

Giovanna D’Arbitrio

 

 


Aggiungi commento