Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

01/12/24 ore

Audiovideo presentazione a Teramo de ‘l’altro Radicale - essere liberali senza aggettivi’ di Giuseppe Rippa con Luigi O. Rintallo. Nota di Vincenzo Di Nanna



Sabato 27 ottobre 2018 nella Sala consiliare Provincia, Via Giannina Milli, 2 Teramo, si è tenuta la presentazione del libro “l’altro Radicale - essere liberali senza aggettivi” (Guida editori) di Giuseppe Rippa con Luigi O. Rintallo.

 

Sono intervenuti: Luciano D’Alfonso, Vincenzo Di Nanna, Domenico Di Sabatino.

  

Era presente l’autore.

 

______________________________________________________________ 

 

 

“l’altro Radicale, essere liberali senza aggettivi”. Nota per la presentazione a Teramo

 

di Vincenzo Di Nanna

 

…..”Va riconosciuta la grande lucidità politica di pannella e la sua capacità’ di  non rinunciare ad un’oncia dell’azione politica. Pannella riuscì a muoversi entro quel ristretto sentiero, con due burroni a destra e a sinistra e lo percorse con coraggio e decisione. Tant’è che alla fine uscimmo indenni da quella trappola mortale, che era una trappola di regime”.

 

Con  questa metafora nel pamphlet “L’altro radicale, essere liberali senza aggettivi” Giuseppe Rippa descrive  la genialità politica del “terremoto” Marco Pannella,  capace di conquistare spazi per inserire un cuneo di lotta politica liberale, nel difficile contesto  degli anni ’70, dominato da due grandi partiti antiliberali, ispirati al marxismo e al cattolicesimo clericale.

 

Ma il pensiero liberale, in un contesto politico devastato ormai da un’interminabile sequela di populismi, dal “berlusconismo” finto liberale, proseguito poi con il “renzismo” falso progressista e riformatore, sino a giungere a quello xenofobo di chi ora governa, ha forse esaurito la sua funzione rivoluzionaria e l’utilità storica? “E’ vero il contrario”, sostiene Rippa, “poiché in realtà non ha ancora iniziato ad operare e ve ne è quanto mai bisogno nel mondo a venire.

 

Lo aveva colto per tempo Pannella quando, all’inizio degli anni Ottanta, lanciò la campagna contro lo sterminio per fame, facendone il primo segmento della dimensione transnazionale che doveva darsi la politica se voleva fronteggiare poteri che da tempo oltrepassavano la dimensione nazionale”.

 

Un pamphlet che offre, dunque, una chiave di lettura inedita, anche per comprendere il difficile periodo che stiamo vivendo: lo sguardo di Rippa, già segretario e deputato del Partito Radicale negli anni roventi che hanno preceduto Tangentopoli e il crollo della Prima Repubblica, abbraccia uno scenario che si estende dalle macerie della Seconda guerra mondiale fino all'attualità.

 

Al tempo stesso, con analisi storica oggettiva e coerente fino all’autocritica, offre la rara occasione di un ricordo non retorico e appassionato di Marco Pannella, ripercorrendo i momenti d'incontro, di confronto e di scontro con il grande leader radicale.

 

L’incessante e instancabile lavoro di Rippa, con la pubblicazione dei suoi saggi, di “Quaderni Radicali”, la rivista cultura politica oggi più antica tra quelle pubblicate in Italia e del quotidiano “on line” Agenzia Radicale, rappresenta, in un momento di sostanziale negazione non solo dei  fondamentali diritti di libertà e della democrazia, ma persino della Politica, un bagaglio di cultura liberale indispensabile per chi intenda proseguire l’azione di lotta intrapresa dal teramano Marco Pannella e ciò a prescindere dallo scioglimento o meno del Partito Radicale.

 

Oggi in Italia, con l’avanzata dei vari populismi e giustizialismi, sembra essersi creato un vuoto per la totale assenza di un partito d’ispirazione liberale “senza aggettivi”, realmente capace di conquistare spazi di agibilità e penetrazione politica. 

 

Ma, come afferma Rippa nelle conclusioni del suo saggio, “in assenza di una solida cultura del diritto, dello Stato di diritto, tutto si deforma e rende problematico, se non impossibile, il governo delle cose, dei diritti, delle regole….”.

 

avv. Vincenzo di Nanna (Segretario di Amnistia Giustizia Libertà Abruzzi)

 

 _____________________________________________________ 

 

-  Audiovideo presentazione a Teramo de ‘l’altro Radicalei’ di Giuseppe Rippa con Luigi O. Rintallo (radio radicale.it)

 

 


Aggiungi commento