Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

28/11/24 ore

Audiovideo della presentazione a Roma del libro Vietato Pregare di Andrea Maori



Promossa dalla rivista Quaderni Radicali e dalla “Associazione Amici di Quaderni Radicali” Giovedì 21 gennaio 2015 al Palazzo Santa Chiara (Piazza Santa Chiara n.14 Roma) si è tenuta la presentazione del libro

 

"Vietato pregare, storie di intolleranza religiosa nell'Italia repubblicana" di Andrea Maori (Reality Book editore

 

Sono intervenuti:

 

Andrea Baglioni, avvocato

Emanuele Fiume, pastore della Chiesa Valdese di Roma

Giuseppe Rippa, direttore di Quaderni Radicali e Agenzia Radicale

don Pietro Sigurani, rettore Basilica di Sant'Eustachio in Campo Marzio a Roma

 

Vi Sono state poi le testimonianze di:

 

Gianni Carbottifotografo e giornalista

Raffaella Di Marzio, membro del direttivo della Federazione europea per la libertà di credo

Camillo Maffia, membro del direttivo della Federazione europea per la libertà di credo

 

 

 

 

Di seguito l’audio video dell’evento e la premessa al libro dell’autore

 

___________________________________

 

 

VIETATO PREGARE: Premessa

 

«Vietato pregare» è un libro bianco sulle discriminazioni e sui so- prusi patiti in Italia dalle minoranze religiose dal secondo dopoguerra alle soglie del Duemila.

 

Nell’introduzione sono inquadrati i termini essenziali del processo storico-normativo su cui si sono basati gli atti di intolleranza lungo il Ventesimo secolo.

 

A fronte di un ampio riconoscimento teorico della libertà religiosa nella Costituzione del 1948, attraverso una serie di disposizioni che escludono qualsiasi ipotesi di persecuzione e disparità per motivi religiosi, per molti anni è rimasto intatto l’impianto normativo fascista sulla base del quale si sono consumate centinaia di azioni di intolleranza da parte degli apparati dello Stato.

 

Le Intese con numerose confessioni religiose – la prima delle quali è stata ratificata ben 36 anni dopo l’entrata in vigore della Costituzione – ha cancellato solo in parte queste diseguaglianze, perché molti movimenti sono rimasti relegati nell’ambito delle leggi fasciste del 1929.

 

Nella prima parte è puntata la lente di ingrandimento sulle discriminazioni nei confronti di quattro confessioni religiose e sul loro rapporto conflittuale con il potere politico e la Chiesa cattolica.

 

La seconda parte è un’antologia di testi scelti fra tanti che ho voluto chiamare «Narrazioni» perché contiene una tipologia varia di descrizioni di fatti secondo fonti diverse ma che descrivono la realtà di un paese in cui la libertà religiosa è costantemente in pericolo.

 

L’Italia repubblicana, con la riaffermazione della laicità dello Stato, tutela, anche penalmente, ogni fenomeno religioso come elemento che contribuisce allo sviluppo insindacabile della personalità. La realtà è molto diversa: la storia ci ha consegnato per anni uno Stato confessionale che ha avuto come compito primario quello della tutela della religione maggiormente praticata dai cittadini e un elevato livello di in- tolleranza nei confronti delle minoranze religiose.

 

Impossibile dare conto di tutte le ingiustizie perché numerosissimi sono stati gli episodi che documentano i momenti di tensione e di scontro.

 

Questa ricerca non è quindi una storia delle confessioni religiose, quanto piuttosto un’indagine sui rapporti tra Stato e culti non cattolici e sulle conseguenze che questi rapporti hanno avuto nella politica interna ed internazionale.

 

Il Concordato di Villa Madama del 18 febbraio 1984 riaffermò questa discriminazione solo parzialmente attenuata dalla stipulazione di intese.

 

Questa indagine storica è stata scritta in un periodo in cui la geografia religiosa in Italia sta notevolmente cambiando per effetto dei flussi migratori e della diffusione di nuovi movimenti religiosi.

 

A vecchi problemi non risolti completamente se ne sommano di nuovi, tra lo Stato e le confessioni religiose da una parte e all’interno della società, sempre più secolarizzata, dall’altra.

 

L’autore ringrazia Andrea Baglioni per i preziosi suggerimenti nell’uso delle fonti normative e Roberta Pieroni per la collaborazione fornita in fase di trascrizione dei testi.

 

Andrea Maori

 

- Audiovideo della presentazione del libro VIETATO PREGARE (da Radio Radicale.it)

 

 


Aggiungi commento