Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

28/11/24 ore

"L’arte del Vivere e del Morire", in ricordo di Maurizio Mottola



All’Antisala dei Baroni del Maschio Angioino, con il Patrocinio del Comune di Napoli, lunedì 13 Maggio alle ore 9,00 si svolgerà “L’arte del Vivere e del Morire” - convegno promosso dal Del Vento Club del Benessere Napoli, dall’Associazione Amici di Quaderni Radicali, dall’Istituto Internazionale Studi Psicologici e Psicopatologici e da Osho Miasto Istituto per la Meditazione e la Crescita Spirituale - per ricordare a 15 mesi dalla scomparsa lo psichiatra e psicoterapeuta Maurizio Mottola.

 

In questa situazione sarà presentata l'iniziativa “Un luogo sacro per ognuno” un appello al sindaco della città di Napoli, e delle altre città d’Italia, per predisporre la realizzazione di un luogo pubblico, e quindi laico, per celebrare la morte secondo il rito che il defunto e il suo gruppo sociale di riferimento abbiano scelto. Un evento, unico nel suo genere, accessibile a tutti e non solo agli addetti ai lavori. Uno spazio-tempo che favorisce il recupero dell'integrità della persona e della dimensione profondamente umana di fronte all'evento sacro della morte.

 

La dignità di fronte alla morte indica avere il diritto ritualizzare la morte seguendo le regole di una religione o il dettato della propria coscienza, è quindi un diritto civile inalienabile che deve trovare riconoscimento e possibilità di espressione. Ciò è possibile solo istituendo uno spazio pubblico in cui sia possibile la commemorazione del defunto nel rispetto della pluralità dei riti. Tutte le culture, religiose e non religiose, devono poter trovare lo spazio per esprimere il loro sentimento nei confronti della morte.

 

La città di Napoli non possiede questi spazi per cui, per chi non si riconosce nella tradizione del funerale cattolico, costringe a raccogliersi in luoghi di fortuna come appartamenti privati, sale di obitori, e persino chiese sconsacrate.

 

In tutta Italia solo due città, Roma e Milano, si sono attrezzate in tal senso. Attraverso il ricordo di Maurizio Mottola -il cui impegno civile e sociale, fatto con vigore e presenza, si è incentrato sullo sviluppo della coscienza individuale con lo scopo di recuperare l’integrità della persona- si chiederà alle istituzioni di dedicare un luogo nel Comune di Napoli alla commemorazione dei defunti, secondo il rito che il morente, la sua famiglia, la sua religione, o il suo gruppo culturale di riferimento abbiamo deciso.

 

 

Maurizio Mottola (1951-2012) fu psichiatra, psicoterapeuta, giornalista, dirigente medico nell'ASL Napoli 1, impegnato per l'abrogazione della legge manicomiale del 1904, per l'attuazione della legge 180/1978 di riforma psichiatrica, per la difesa del divorzio, per la depenalizzazione del reato d'aborto, per l'introduzione nella farmacopea italiana della pillola RU486, per i diritti civili. È stato attivista del Partito Radicale dal 1973 al 1983. Dal 1988 divenne neo-sannyasin di Osho Rajneesh e si adoperò alla diffusione delle pratiche di meditazione ideate dal maestro indiano per l’uomo moderno attraverso il corso decennale di “Pratiche di meditazione e istruzioni per non rendersi infelici” presso l’Università Popolare di Napoli. Fu docente invitato alla Cattedra di Psichiatria di "Legislazione psichiatrica e organizzazione dipartimentale dei servizi psichiatrici" e membro per 10 anni della Commissione Ministeriale per la Valutazione delle Scuole di Psicoterapia.

 

Collaboratore di Quaderni Radicali, Agenzia Radicale, Il Denaro Sanità. Il suo contributo ha toccato vari campi: dalla medicina non convenzionale alla medicalizzazione, dalla psichiatria alla ricerca spirituale e alla meditazione, dalla genealogia all'approccio psico-generazionale, dall'amore per l'arte alla realizzazione grafica di un libro ironico e sottile dal titolo "101 Vignette Zen".

 

La qualità particolare che resterà nel ricordo di chi l’ha conosciuto era la sua capacità di parlare - e di scrivere - immediata, chiara, essenziale. La capacità di usare e giocare con le parole destrutturando e contrastando le superficiali convinzioni, facendo approdare a inaspettati scenari e riflessioni oltre i limitati schemi mentali. Rifiutando sempre posizioni di potere alle quali avrebbe potuto accedere senza fatica, si è addentrato in spazi inesplorati alla ricerca della consapevolezza della mente. Nella Tradizione del Ven. Thích Nhàt Hạnh aveva preso il Quarto Addestramento alla Consapevolezza: "Parola amorevole e Ascolto profondo". Tra l'altro si legge: "... sapendo che le parole possono essere fonte di felicità o sofferenza, m’impegno a parlare in modo veritiero, usando parole che ispirino fiducia, gioia, speranza".

 

Maurizio diceva di se stesso: "Con costanza ho ribadito le mie analisi, senza arrendermi all’inossidabilità del cambiamento del contesto, convinto della differenza tra tentate soluzioni (che non modificano il problema) e possibili soluzioni … Soddisfatto però dell'apporto che insieme con altri si dava e si dà alla lucidità delle analisi, alla consapevolezza di ciò che accade, all'operatività fattuale..." e ancora "...scopo della vita è contattare la riconciliazione con se stessi, laddove spesso ci trattiamo con inimicizia, insensibilità, superficialità. Alla fine del percorso c'è allora la guarigione, un tuffo dentro se stessi, l'opportunità di sprofondare nel rilassamento, un arrendersi fiduciosi".

 

Il programma della giornata è stato suddiviso in due sessioni.

 

La Dignità del morire, dalle ore 9 alle ore 11, dove si prenderà in considerazione l'aspetto politico-sociale. In tale ambito interverranno: Claudia Del Vento - giornalista pubblicista e coordinatrice di Del Vento Club del Benessere Napoli; Marcello Mottola giornalista pubblicista e collaboratore di Quaderni Radicali e di Nuova Agenzia Radicale; Alessandro Migliaccio - giornalista e reporter d'inchiesta, autore per "Le Iene"; Maijd Valcarenghi - direttore di Re Nudo e membro della segreteria nazionale dell’Associazione Conacreis, Coordinamento Nazionale Associazioni e Comunità di Ricerca Etica Interiore e Spirituale; Geppi Rippa - direttore di Quaderni Radicali e di Nuova Agenzia Radicale.

 

La Ritualità della morte, dalle ore 11,30 alle 14, per una riflessione sull'aspetto psicologico, sui riti di celebrazione e sulle pratiche di meditazione di preparazione al morire. In tale ambito interverranno: Guelfo Margherita - psichiatra, psicoanalista SPI-IPA, didatta Istituto Italiano di Psicoanalisi di Gruppo; Felice Zoena - psichiatra e psicoterapeuta, presidente dell’Istituto Internazionale Studi Psicologici e Psicopatologici; Amedeo Zeni - sociologo e collaboratore de Il Mediano.it; Mario Mastropaolo - docente di Psicologia Generale presso l’Università degli studi Federico II di Napoli, Direttore di Nea Zetesis, Istituto di Psicologia Umanistica Esistenziale e Transpersonale; Luciana Mignola - dirigente scolastica, esperta di scrittura autobiografica; Silvia Bianchi - psicologa e psicoterapeuta, rappresentante dell’Istituto di Buddismo tibetano Lama Tzong Kapha, insegnante di Buddismo FPMT, docente di Meditazione e Mindfulness per le Facoltà di Medicina delle Università di Firenze e Torino.

 

Saranno previsti intervalli musicali a cura de The Coriander Stem e letture di poesie Haiku di Marianna Vitiello. Una pausa caffè e un buffet di chiusura completeranno il programma.

 

 


Aggiungi commento