Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

02/12/24 ore

L'America e il digitale


  • Stefano Delle Cave

Si sta avvicinando sempre di più il 2014, l'anno in cui è previsto lo switch-off della pellicola a favore del digitale. Comprendendo l'importanza dell'evento, gli U.S.A. stanno già facendo i preparativi come dimostra il recente accordo tra la Lionsgate, Universal, Disney, Warner Bros, Paramount e la DCDC (Digital Cinema Distribution Coalition) per distribuire i loro film in America esclusivamente attraverso i canali digitali quali satelliti, il web e che sarà in vigore quando   sarà garantita la copertura di almeno 300 location.

 

Una volta attivo questo circuito garantirà la facile acquisizione di una grande fetta di pubblico a cui oltre al film saranno garantiti nuovi contenuti extra grazie alle possibilità offerte dalla multiprogrammazione online.

 

“Il servizio assicura al pubblico uno spettacolo di massima qualità, mentre offre a esercenti e fornitori di contenuti un nuovo business model strategico, sicuro ed economicamente vantaggioso”, ha  affermato  Dan Fellman, presidente del ramo distributivo alla  Warner Bros.

 

E proprio l'attuale politica di questa major hollywoodiana dimostra anche la necessità di passare al digitale abbandonando i vecchi media come la carta stampata non solo per il grande potere di diffusione del nuovo mezzo ma anche per l'abbattimento dei costi che esso permette.

 

La Warner infatti eliminerà Time inc, la divisione che possiede l'omonima rivista cartacea e altri titoli di fama come  FortunePeople e Sports Illustrated trasformandosi in  un gruppo puramente televisivo e cinematografico senza  la carta stampata in affanno che andrà ad  una nuova società separata.

 

Un 'idea presa in esame anche dalla News Corp di Rupert Murdoch che ha in programma una separazione dai vari marchi ad esso collegati  tra cui  il Wall Street Journal, il Times di Londra e la casa editrice Harper Collins, entro giugno.

 

Lo scopo di queste manovre societarie è  quello di  rafforzare i grandi network alleggerendoli dalla zavorra dei vecchi media con effetti immediati come dimostra il guadagno in Borsa dell' 1,5%  da parte della Warner Bros.

 


Aggiungi commento