Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

30/11/24 ore

Italiani e mass media: tanta tv, molto Facebook, pochi giornali


  • Livio Rotondo

Il nostro paese è sempre più 2.0: è quanto risulta dai dati diffusi da X rapporto Censis/Ucsi sulle comunicazioni (promosso da Italia3, Mediaset, Mondadori, Rai, Telecom Italia).

 

Il connubio meglio riuscito tra il vecchio e il nuovo è evidente nella nuova abitudine di stare su Facebook mentre si guarda la televisione; la passione degli italiani per la tv infatti non è tramontata, anzi: la maggior parte di loro continua a preferirla mentre il 66,6% della popolazione, ad oggi, risulta iscritto a Facebook (contro il 49% del 2011); su Youtube invece gli utenti corrispondono 61,7.

 

Navigherebbe quindi quotidianamente metà della popolazione attiva; in calo costante e preoccupante la fruizione dell'informazione su carta stampata che perde il 2,5%, recuperato quasi completamente sulle stesse edizioni on line; anche i libri (quelli veri) scendono di 10 punti percentuale dal 68% dell’anno precedente. Costante e altissima invece l’affezione nostrana per la radio con l’83,9% mentre sempre più giovani acquistano e utilizzano smartphone e tablet.

 

Una nuova applicazione creata dal Cnr di Pisa consente di calcolare i nuovi 'Re' della rete maggiormente seguiti: su Facebook troneggiano Valentino Rossi e Robero Saviano; Twitter 'vanta' Jovannotti e Beppe Servegnini mentre su YouTube continua a dominare Beppe Grillo; le testate giornalistiche on-line capaci di traghettarsi meglio sulla nuvola digitale sarebbero invece 'Repubblica' e 'Il Fatto Quotidiano'.


Aggiungi commento