Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

01/12/24 ore

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Contraccezione, informazione e libero accesso quali strumenti per la libertà di ogni donna

Il 26 settembre ricorre la Giornata Mondiale della Contraccezione, una occasione in cui non solo si porta all’attenzione dei governi e dell’opinione pubblica di tutto il mondo la necessità di rafforzare l’informazione sui sistemi contraccettivi, ma anche per sottolineare come il libero accesso alla conoscenza dei metodi per la pianificare familiare abbia significato per le donne una occasione di libertà e autodeterminazione senza precedenti.

'Pietà' di Kim Ki-duk, a proposito di tutta questa violenza

Da una ventina d'anni, il cinema (sud)coreano ha conosciuto notorietà in Occidente e in Italia, grazie a festival dedicati, pubblicazioni, siti internet (per esempio cinemacoreano.it/, che ha da anni sospeso gli aggiornamenti, ma che contiene materiali informativi preziosi). Una notorietà meritata, se si pensa a come essa abbia costruito rapidamente una generazione di degnissimi cineasti come Jang Sung-woo e Im-Sang-soo. di Giovanni A. Cecconi

Fecondazione assistita, la Legge 40 e le inutili sofferenze

“La legge 40 del 2004, quella che regola la procreazione medicalmente assistita, viola la Convenzione europea sui diritti umani. Lo stabilisce una sentenza della Corte di Strasburgo, che ha dato ragione a una coppia italiana portatrice sana di fibrosi cistica. In particolare, la Corte europea dei diritti umani ha bocciato l'impossibilità per la coppia (fertile) di accedere alla diagnosi preimpianto degli embrioni.”di Fabio Della Pergola

Sentenza di condanna a Renato Farina: implicazioni inquietanti

La condanna del Deputato Renato Farina per “falso in atto pubblico” è, dunque, intervenuta per essersi egli fatto accompagnare nella visita in carcere di San Vittore, fatta al detenuto Lele Mora, da un accompagnatore risultato privo della qualifica di “collaboratore con contratto a prestazione continuativa” come, a quanto pare, richiede una circolare del Ministero della Giustizia, interpetrativa della norma di legge penitenziaria (26.7.1975 n. 354) che, invece stabilisce che l’autorizzazione del Giudice non è necessaria per i parlamentari (nazionali e regionali) “e per le persone che li accompagnano per ragioni del loro ufficio”.di Mauro Mellini

Tassa sui rifiuti, a Firenze quattro suore fanno "famiglia"

presentato una mozione “in cui si chiede la revisione della Tia (la tassa sulla nettezza, per intendersi) per le strutture religiose destinate ad uso residenziale”. di Fabio della Pergola