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30/11/24 ore

Il duello Saviano-de Magistris. "Sei la cattiva politica"



di Conchita Sannino (da “la Repubblica Napoli”)

 

Stavolta Roberto Saviano non nomina il sindaco, ma gliele canta senza mezzi termini, puntando al profilo del suo impegno politico. «È sempre stato così: il rivoluzionario al potere è il più zelante dei reazionari», affonda. Poi con parole nette e pesanti — impensabili fino a poco più di un anno fa — infilza Luigi de Magistris: «La cattiva politica fa tanti danni ma passa. Il racconto antimafia, e l’azione che genera, no». Replica al vetriolo di Luigi de Magistris: «Lo scrittore sta parlando molto di Napoli ultimamente, vediamo se si tratta di uno schieramento elettorale». Infine, la provocazione: «I diritti televisivi, almeno una parte di questi milioni, li diano alle associazioni». Tradotto: caro Saviano, lascia qui una parte dei tuoi proventi.

 

 

Intorno alle ferite di Scampia — alle sue speranze, ma anche al marchio infamante costruito da batterie di assassini e criminali d’ogni generazione — si combatte un’altra battaglia. Un anno esatto di scontri, proprio in queste ore. Saviano versus de Magistris, e viceversa.

 

Lo scrittore e il sindaco parlano in due lingue diverse, e se ne dicono di tutti i colori. Ormai lontanissimo l’invito a «passeggiare insieme» che un neoeletto de Magistris rivolse al giovane Roberto diventato, nel mondo, simbolo dell’impegno civico.

 

L’autore di Gomorra è il primo a puntare il dito su contraddizioni o «mancata chiarezza» del sindaco. È il 4 gennaio 2012, e il Comune ha appena licenziato Raphael Rossi dal vertice di Asìa. «Mi sarei aspettato più chiarezza», scrive Saviano via tweet. E ancora: «Sulla questione rifiuti a Napoli non ci si può permettere zone d’ombra». Da allora, un crescendo di diffidenza, delusione. Da parte del sindaco, repliche stizzite…..

 

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