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30/11/24 ore

Aministia, i "benaltristi" vanno in ferie



Amnistia?, per carità, ci vuole ben altro per risolvere la questione giustizia nel nostro paese. Questa più o meno è la risposta che i radicali si sentono dire da più parti quando chiedono un’azione immediata per risolvere l’inumana condizione delle carceri e interrompere lo stillicidio di suicidi di detenuti e di guardie penitenziarie. Bene. Il Parlamento ha chiuso i battenti e di questo "ben altro" non si vede l'ombra.

 

Come denuncia l’on. Rita Bernardini, "in Commissione giustizia, in calendario da marzo, c'è in discussione un disegno di legge governativo su depenalizzazione e decarcerarizzazione (non è l’aministia) che da allora non si è mosso di un millimetro.

 

"Tre giorni fa – denuncia la deputata radicale - ho ricevuto la convocazione per due sedute di Commissione, il 7 e l’8 agosto. Martedì la Camera è stata sospesa per 15 minuti. Mi sono precipitata in Commissione, ed ho scoperto che ero l'unica iscritta a parlare. Non c'erano altri interventi. Ho parlato, e la seduta è stata aggiornata a settembre”.

 

Tutto ciò conferma la latitanza della politica, “che non è stata capace di dare una risposta, in tutti questi mesi; nemmeno un preannuncio di risposta”, sottolinea Bernardini, che poi conclude: “Noi diciamo che c'è un reato in corso, reiterato, ed è lo Stato a commettere questo reato. Si violano non solo le leggi ma la Costituzione, la Carta europea dei diritti dell'uomo. E' una questione che riguarda certo le carceri, ma che riguarda la giustizia, che sono l'appendice, che sono lì a dirci in quali condizioni è la giustizia".


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