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29/11/24 ore

La psicologia facile di Grillo


  • Ermes Antonucci

Gli interventi di Beppe Grillo diventano ogni giorno più vittimistici, ma possiedono un chiaro scopo di fondo, cioè quello di unire la grande massa di militanti a 5 Stelle contro la figura del nemico comune. Cioè i politici, i partiti, i giornali, i banchieri, e chi più ne ha più ne metta.

 

Emblematico, in questo senso, è stato il post pubblicato il 22 luglio sul suo blog. Il Movimento 5 Stelle, secondo Grillo, sarebbe ormai sotto il tiro di un plotone di esecuzione: “Direttori di giornali, partiti, istituzioni, lobby sono schierati come un plotone di esecuzione per abbattere il MoVimento 5 Stelle. Lo fanno ormai senza pudore, alla dove cojo cojo”.

 

La strategia che consiste nell’evocare maggiore unità interna al fine di contrastare l’aggressione esterna è tipica dei leader populisti, e tutta la storia, anche recente, ce lo dimostra. Il nemico di Grillo non ha, comunque, forme ben definite. Nel complesso si tratta di un attacco qualunquista verso figure che spesso finiscono col perdere le proprie caratteristiche distintive.

 

Insomma, se a volte (raramente) gli avversari possiedono nomi e cognomi, solitamente si preferisce attaccare il cosiddetto Sistema in maniera uniforme, fumosa, vaga, in nome del comandamento “sono tutti uguali”. Il suddetto post ce ne da una limpida conferma: “Non ci sono giornali buoni, non ci sono partiti buoni, non ci sono lobby oneste”, scrive Grillo.

 

Che, riprendendo la sorprendente campagna lanciata contro ogni modificazione della legge elettorale, aggiunge: “Da qui alle prossime elezioni la parola d'ordine è la distruzione con qualunque mezzo, in ogni modo del M5S, anche con una legge elettorale su misura che lo escluda dal Parlamento”.

 

Il filo conduttore di tutto il blog, rintracciabile praticamente in ogni singolo intervento dell’ex comico genovese, è proprio questa sensazione di assoggettamento ad una forza oscura, onnipresente e malvagia. E’ su questa linea che va a collocarsi, per citare un esempio dei giorni scorsi, il contributo pubblicato sul blog di Grillo di Ida Magli, scrittrice antieuropeista convinta, che ha ribadito la necessità dell’uscita dall’euro (proposta già mesi fa sempre da Grillo).

 

Per capirci, Magli nei suoi libri sostiene che il destino dell’Europa, e del mondo, sia in mano a massoni e banchieri, una visione un po' semplicistica che si inquadra perfettamente nella filosofia grillina. Aggiungiamo che, sempre per Magli, la civiltà europea sarà spazzata via da “africani e mediorientali musulmani che, in base alle leggi dell'Antico Testamento e del Corano, distruggeranno tutto quello che ci appartiene”, e il gioco è di nuovo chiaro. Basta comprendere tali espedienti psicologici, per restarne immune.


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