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29/11/24 ore

Unione europea: Premio Sakharov 2015 al blogger saudita Raif Badawi



Il premio Sakharov 2015 per i diritti umani è stato assegnato dal Parlamento europeo al blogger saudita Raif Badawi, condannato lo scorso anno a dieci anni di prigione e a mille frustate per "aver insultato i valori islamici" sul proprio blog Free Saudi Liberals.

 

La sua candidatura è stata proposta da Socialdemocratici, Conservatori e Riformisti e dai Verdi che hanno anticipato la vittoria su Twitter dopo l'annuncio del presidente Martin Schulz: "Il blogging non è un crimine. Badawi ha vinto il premio Sakharov 2015".

 

Il 31enne, promotore del forum pensato per discutere del ruolo della religione in Arabia Saudita, già nel 2008 era stato arrestato per apostasia e rilasciato pochi giorni dopo. In quell'occasione, il governo di Riad gli proibì di lasciare il Paese, mentre pochi mesi dopo decise di congelare tutti i suoi conti bancari.

 

Arrestato nuovamente nel 2012, è stato condannato in primo grado a sette anni di prigione e 600 frustate. Ma i giudici d'appello hanno ritenuto troppo lieve la pena e l'hanno portata a 1.000 frustate e dieci anni di reclusione, più una multa di 193 mila euro.

 

Badawi ha ricevuto le prime 50 frustate nello scorso gennaio a Gedda davanti a centinaia di spettatori, tuttavia le restanti frustate sono state rimandate a seguito di una grande mobilitazione internazionale in suo favore e delle sue critiche condizioni di salute.

 

A marzo, lo stesso Badawi ha definito “miracoloso” il fatto di essere sopravissuto alle prime 50 frustate.

 

Il verdetto è stato confermato nel giugno scorso dalla Corte Suprema saudita, che ha giustificato la sanzione citando la sua attività su internet e gli "insulti all'islam usando i media elettronici".

 

Secondo Amnesty International, Badawi è un detenuto di coscienza, "arrestato solo per aver esercitato in modo pacifico il suo diritto alla libertà di espressione".

 

La moglie Ensaf Haidar vive dal 2013 insieme ai tre figli della coppia a Quebec, in Canada, dove ha ottenuto asilo politico. Così la donna ha commentato la premiazione del marito: "L'assegnazione del premio Sakharov a Raif è un messaggio di speranza e coraggio. Ringrazio il Parlamento europeo, sono molto felice per questo riconoscimento".

 

Il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, ha esortato il re saudita a dare "libertà immediata" al blogger, in modo che "possa ricevere il premio", chiedendo anche l'annullamento della condanna. Schulz ha inoltre condannato "la tortura brutale" alla quale è stato sottoposto il blogger militante e lo ha definito "una persona di grande valore ed esemplare".

 

(Fonti: La Repubblica, theguardian.com/ da Nessuno tocchi Caino News)

 

 


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