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30/11/24 ore

Nozze gay, la Chiesa anglicana verso il sì



Fra qualche mese in Gran Bretagna le coppie omosessuali potranno convolare a nozze: lo scorso luglio, infatti, il Parlamento inglese ha dato il via libera all'unione civile tra persone dello stesso sesso e dal 2014 potranno essere celebrati i primi matrimoni. In vista dell'importante novità, dunque, la Chiesa anglicana pare si stia muovendo sul binario di una storica apertura verso le coppie gay, concedendo la benedizione a quante di queste intenderanno a breve pronunciare il fatidico sì.

 

Proprio in questi giorni, infatti, una commissione ristretta di 4 vescovi, presieduta da Sir Joseph Piling, si è riniuta con il compito di trovare una soluzione alla delicata questione del rapporto tra fede ed omosessualità, ponendo l'accento sulla necessità di “pentirsi” per il modo in cui le persone gay e lesbiche sono state trattate.

 

“L’insegnamento della chiesa sulla sessualità si scontra con i comportamenti della società contemporanea, non solo per gli omosessuali e lesbiche, ma anche per i cristiani” spiega la relazione che, però, sottolinea anche come né l'insegnamento né la liturgiua subiranno alcun cambiamento e che non c'è nessuna intenzione di introdurre, al momento, una nuova politica.

 

All'interno della Chiesa anglicana, infatti, persistono ovviamente diverse correnti di pensiero, dalle più tradizionaliste a quelle più liberali convinte del bisogno di reinventare un dialogo costruttivo con i fedeli omosessuali. Solo l'anno scorso la House of Bishops, l'Assemblea dei Vescovi, aveva detto sì alla possibilità che i preti omosessuali, uniti civilmente con altri uomini, potessero diventare vescovi.

 

Oggi, perciò, il capo spirituale della Chiesa d'Inghilterra, l'Arcivescovo di Canterbury Justin Welby, nonostante la sua ferma opposizione ai matrimoni tra persone dello stesso sesso, non ha potuto non riconoscere la “rivoluzione” che sta avvenendo verso l'omosessualità, una questione che “resta difficile e crea divisioni” e della quale si accingono ora discutere i maggiori gruppi ecclesiastici anglicani.


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